domenica 1 gennaio 2012

Tutto quello che avreste voluto sapere su Google Adsense

Google deve difendere e tutelare i propri inserzionisti  da eventuali frodi.
L'algoritmo utilizzato da Adsense per scovare eventuali frodi è segreto ma quello che si puo' sperimentare empiricamente è che:
  •  se il numero di click sugli annunci e' percentualmente alto rispetto alle visite 
  •  se il numero di visite è molto elevato in tempi molto ristretti
  •  se percentualmente le visite arrivano sempre dagli stessi indirizzi ip
abbiamo un'alta probabilità che l'algoritmo intercetti questi comportamenti come frodi e di essere banditi a vita dal programma Adsense.
Potrebbe quindi capitare, se le visite sono molto ridotte, che attivita di marketing presso amici e parenti possano far sembrare ad Adsense che nel nostro sito siano presenti attività fraudolente e quindi causare il banning dal programma.
Per non essere bannati involontariamente il mio consiglio e' quello di aderire adsense solo quando i volumi siano abbastanza consistenti.
Una volta bannati e' possibile fare ricorso ma molto difficilmente si verra' riammessi al programma

sabato 31 dicembre 2011

Perche' non e' facile guadagnare con Adsense

Il motivo è molto semplice, per poter guadagnare (ripagarsi le spese di hosting per esempio). i flussi di traffico devono essere molto elevati.
Ottenere questo risultato e' molto oneroso perche' significa dover pubblicare contenuti di qualita'.
Teniamo inoltre presente che google non paga fino ad un raggiungimento della soglia di 70 euro.

Questo significa che un sito che ha intorno alle 100 visite al giorno potrebbe guadagnare qualche euro al mese, conseguentemente i primi ricavi potrebbero concretizzarsi circa un anno e mezzo o due.
Insomma se il traffico e' sotto le 100 visite e' molto più probabile essere bannati che guadagnare un euro

venerdì 30 dicembre 2011

Adsense e il mito del facile guadagno

Adsense e' il programma di google attraverso il quale, qualunque publisher può riceve un compenso per  la pubblicazione sul proprio sito di annunci pubblicitari.
Il compenso è legato al numero di visulizzazioni e/o al numero di click che gli annunci pubblicitari riceveranno. Piu' gli annunci sono visti o clickati più sono pagato (il che mi sembra sacrosanto).
Il publisher che desidera aderire al programma deve sottoscrivere un contratto che prevede una serie di clausole ragionevoli che suonano cosi:
"non pubblichero' contenuti che violano le leggi e non cerchero' di fare il furbo aumentando artificiosamente il numero di click o di visualizzazioni delle pagine".
Sembra insomma un modo abbastanza semplice per arrotondare.
Molti blogger esaltano come sia stato facile per loro ottenere dei guadagni senza grosso sforzo.
Tutto facile? purtroppo non è cosi.
Come giustamente diceva mia nonno: "diffida sempre da chi propone facili guadagni".
Dove sta l'inghippo?
Lo vedremo nei prossimi post




mercoledì 23 novembre 2011

Lean Startup

Il termine "Lean Startup" è un termine coniato da Eric Ries per denominare un nuovo approccio per lo startup di una nuova impresa. L'idea è quella di applicare i principi del "lean thinking" nel processo di creazione di una start up (in particolare di una start up di un prodotto software).
L'idea principale è quella di concentrare la propria attenzione sulle esigenze del cliente, e di farsi guidare dalla sue esigenze in modo da evitare il rischio di sviluppare un prodotto che non ha nessun riscontro.
Per ulteriori approfondimenti  The Lean Startup Wiki